Come ogni anno, anche nel 2026 le pensioni saranno rivalutate per adeguarle al costo della vita. La stima ufficiale parla di un incremento dell’1,7%, ma gli aumenti saranno diversi a seconda dell’importo dell’assegno. Vediamo insieme come funziona la rivalutazione delle pensioni, a chi spetta l’aumento pieno e di quanto cresceranno le pensioni a partire da gennaio 2026.
Come funziona la rivalutazione delle pensioni
Il meccanismo è basato sull’andamento dei prezzi al consumo: se l’inflazione cresce, anche la pensione deve salire, così da non far perdere valore agli assegni. Lo spieghiamo bene in questo video sul canale YouTube Prestiter!
Tuttavia, da anni la rivalutazione non è più totale per tutti:
- 100% dell’aumento solo per pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo INPS (2.466 euro lordi)
- 90% dell’aumento per pensioni tra 4 e 5 volte il minimo
- 70% dell’aumento per pensioni oltre 5 volte il minimo.
Questa scelta serve a contenere i costi per lo Stato, concentrando gli incrementi più forti sulle pensioni più basse.
Di quanto aumentano le pensioni nel 2026?
Con un’ipotesi di inflazione pari all’1,7%, ecco alcuni esempi pratici di rivalutazione:
- Pensione minima (603 euro) → aumento di circa +10,25 euro, arrivando oltre 613 euro al mese
- Pensione da 800 euro → incremento di circa +13 euro
- Pensione da 1.000 euro → aumento di circa +17 euro
- Pensione da 1.500 euro → incremento di circa +25,5 euro
- Pensione da 2.000 euro → aumento di circa +34 euro
- Pensione intorno a 2.460 euro → incremento di oltre +40 euro (ancora con rivalutazione piena).
Per le pensioni più alte, l’aumento è ridotto:
- Pensione da 3.000 euro → circa +46 euro
- Pensione da 5.000 euro → meno di +70 euro al mese.
Cosa aspettarsi dalla Legge di Bilancio 2026
Questi calcoli si basano sulle stime attuali di inflazione, ma l’importo effettivo dipenderà da due fattori:
- La Legge di Bilancio 2026, che potrebbe introdurre correttivi al meccanismo di rivalutazione
- Le decisioni della Corte Costituzionale, che si è già espressa in passato sul tema della legittimità degli adeguamenti parziali.

In sintesi
Dal 1° gennaio 2026 le pensioni saranno aumentate dell’1,7%. A beneficiare maggiormente saranno le pensioni più basse, che avranno la rivalutazione piena.
Per gli assegni più alti la percentuale sarà ridotta, con aumenti meno consistenti.
La rivalutazione delle pensioni è un appuntamento che ogni anno interessa milioni di persone. Anche se l’aumento non sempre riesce a compensare del tutto l’inflazione, resta un meccanismo fondamentale per tutelare il reddito dei pensionati.
Su
continueremo a seguire da vicino le novità legate alla Legge di Bilancio 2026, così da aggiornarti su eventuali modifiche o conferme al sistema di rivalutazione!