Stai valutando di richiedere il congedo parentale? Ecco le 2 novità principali che possono fare la differenza nella tua decisione.
Cos’è il congedo parentale
Il congedo parentale è quel periodo di astensione facoltativa dal lavoro che mamma e papà possono richiedere per prendersi cura dei figli fino ai 12 anni. Non va confuso con il congedo obbligatorio di maternità o paternità: qui parliamo di giorni extra, che ogni genitore può gestire in base alle proprie esigenze familiari.

Le novità economiche: fino a 3 mesi all’80%
Con la Legge di Bilancio 2025, lo Stato ha reso più conveniente questo strumento:
- I primi 3 mesi di congedo parentale sono pagati con un’indennità pari all’80% dello stipendio, ma solo se usati entro i 6 anni di età dei figli
- Dal 4° al 6° mese, l’indennità scende al 30%
- Gli ultimi 2 mesi restano non retribuiti, salvo particolari condizioni di reddito.
La novità digitale: il “contatore” INPS
Dal 30 giugno 2025 l’INPS ha lanciato una funzione molto utile: il contatore del congedo parentale.
Accedendo al portale “Domande di maternità e paternità” si può verificare:
- il totale dei giorni richiesti
- quelli approvati con indennità
- quelli approvati senza indennità
- e persino i periodi respinti o ancora in lavorazione.
Il calcolo è disponibile per ogni figlio e copre fino a 12 anni di eventi familiari (nascita, adozione o affidamento). In questo modo i genitori hanno finalmente un quadro chiaro della loro situazione, senza dover sommare a mano i vari periodi già richiesti.
Perché è un passo avanti
Queste novità rendono il congedo parentale più accessibile e più semplice da gestire.
Da un lato l’aumento dell’indennità aiuta economicamente le famiglie, dall’altro il contatore digitale elimina dubbi e incertezze, permettendo di pianificare meglio lavoro e vita privata.
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