1. Home
  2. Blog
  3. Economia
  4. Dazi USA–UE: firmato l’accordo. Ma le conseguenze vanno oltre l’export

Dazi USA–UE: firmato l’accordo. Ma le conseguenze vanno oltre l’export

Dal 1° agosto 2025 entrerà in vigore un nuovo accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea che cambierà radicalmente gli equilibri del commercio transatlantico. A Turnberry, Ursula von der Leyen e Donald Trump hanno firmato un patto che introduce un dazio fisso del 15% su gran parte delle esportazioni europee. Una scelta pensata per evitare una guerra commerciale, ma che apre scenari complessi anche per il credito e la stabilità economica.

Cosa prevede l’accordo

Il nuovo patto prevede che, a partire dal 1° agosto, venga applicata un dazio fisso del 15% su beni come:

  • alimentari
  • meccanica
  • e moda

settori strategici per molti Paesi europei, tra cui l’Italia. 

Restano invariati (e molto alti) i dazi su acciaio e alluminio, pari al 50%.

PRESTITI ONLINE
PER PENSIONATI E DIPENDENTI PUBBLICI
PREVENTIVO GRATIS IN 1 MINUTO
01/08/2025 – Servizio Prestiti Attivo: Leggi di più
Hai un codice promozione?
Hai un codice promozione?
Inviando la richiesta dichiaro di avere letto l’informativa privacy
Prestiter Cessione del Quinto

Alcuni comparti, come farmaceutica ed elettronica, potrebbero subire in futuro nuove restrizioni, con effetti ancora da valutare.

Allo stesso tempo, l’Unione Europea si impegna a importare 750 miliardi di dollari in energia e armamenti statunitensi nei prossimi tre anni e a investire 600 miliardi negli USA.

Le conseguenze per l’Italia: nuove sfide all’orizzonte

Secondo lo studio del think tank Bruegel, l’Italia è il secondo Paese europeo più esposto ai nuovi dazi, dopo l’Irlanda.

Il nostro export rischia un impatto fino a 23 miliardi di euro, con effetti diretti su settori di punta come automotive, moda e farmaceutica.

Ma non è tutto. A essere coinvolto è anche l’11% dell’occupazione legata all’export, con conseguenze potenziali su posti di lavoro, produzione e investimenti.

E il mercato del credito? Attenzione agli effetti a catena

L’accordo sui dazi non ha effetti solo sul commercio, ma anche sulla finanza e sul credito

I mercati hanno reagito con preoccupazione, soprattutto per le aziende considerate più rischiose (quelle che emettono titoli high-yield, cioè ad alto rendimento).

In pratica, per le imprese europee diventa più costoso chiedere soldi in prestito, perché gli interessi che devono pagare salgono. E se loro pagano di più, è possibile che anche prestiti e finanziamenti per famiglie e aziende diventino più cari.

Nel frattempo, gli investitori si muovono con più prudenza, circola meno denaro e le operazioni diventano più difficili e costose.

Il rischio concreto? Che i tassi di interesse aumentino, soprattutto nei settori più colpiti dall’accordo.

Capire cosa sta succedendo permette di anticipare scenari e fare scelte più consapevoli, soprattutto in un contesto in cui il credito può diventare una leva preziosa per affrontare l’incertezza.

E proprio per questo, in un momento di mercato instabile, scegliere un prestito con condizioni chiare e un tasso fisso vantaggioso può rivelarsi una mossa saggia.

Bloccare oggi un tasso fisso significa tutelarsi domani da eventuali rialzi.

Se hai bisogno di capire qual è la soluzione più adatta a te, puoi parlare con uno dei nostri esperti: basta compilare il modulo e ti ricontattiamo noi!


Condividi sui Social
Prestiter Migliore Sempre

Ristrutturare casa, l’auto nuova, sistemare le finanze familiari, un matrimonio…
Prestiter è il tuo alleato nei momenti che più contano, con 20 anni di esperienza e la nostra capillare rete di consulenti esperti.

Crediamo fortemente nelle persone. E siamo specializzati nel rendere la tua vita sempre migliore!