Il matrimonio diventa sempre più una rarità in Italia: a dirlo è un’analisi de Il Sole 24 Ore condotta su dati ISTAT, che ha analizzato la situazione nel nostro Paese confrontandola con alcuni dati del 2004.
Matrimonio, cresce l’età media
Ciò che emerge da questa analisi è che l‘età media degli sposi è cresciuta notevolmente dal 2004 ad oggi, raggiungendo un record ineguagliabile e valido sia per le donne che per gli uomini.
Se nel 2004 l’età media dello sposo era di 33 anni e della sposa poco meno di 30 anni, nel 2016 tale dato è cresciuto di oltre 3 anni: infatti, i dati ISTAT confermano che nel 2016 l’età media dello sposo è stata di 37 anni e della sposa di 33 anni.
Un altro dato che emerge da tale analisi è che sono aumentate notevolmente le nozze di sposi over 45 così come quelle degli over 60, anche se in quest’ultimo caso si tratta quasi sempre di seconde nozze.
Diminuisce il numero delle nozze
Se in dodici anni è cresciuta l’età media degli sposi, non si può dire lo stesso del numero di nozze: dal 2004 al 2016 ci sono state almeno 50 mila nozze in meno. È un dato preoccupante anche in virtù del fatto che in dodici anni la popolazione italiana è cresciuta di 3 milioni.
La scelta di convolare a nozze non solo è stata posticipata nel tempo, come si evince dall’aumento dell’età media degli sposi, visto che spesso si decide di non fare proprio un passo così importante.
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Differenze tra Nord e Sud Italia
Se a livello nazionale si registra un calo nel numero dei matrimoni e un aumento nell’età media degli sposi, è opportuno sottolineare che tra Nord e Sud Italia vi sono delle differenze importanti.
Al Nord gli sposi tendono ad essere più maturi (39 anni per lui e 35 per lei), mentre al Sud sono decisamente più giovani (35 anni per lui e quasi 32 per lei). In entrambi i casi, però, vi è un aumento dell’età media dei nubendi.
I fattori determinanti
Di fronte a questi dati viene da chiedersi: ma perché in dodici anni ci sono stati meno matrimoni e sempre più con sposi maturi?
Trend mondiale
La scelta di posticipare le nozze o di non celebrarle affatto è una tendenza molto diffusa nei paesi sviluppati. Spesso infatti si predilige la convivenza, non come uno scarico di responsabilità ma semplicemente come una scelta di vita.
Crisi economica
Scelte di vita a parte, anche il fattore economico ci mette lo zampino. La crisi occupazionale attraversata in questi anni, infatti, ha spinto sempre più Italiani a rimandare il matrimonio sperando in un futuro più roseo.
Dai dati ISTAT, per esempio, si denota un piccolo incremento del numero di nozze nel 2016, legato molto probabilmente alla una leggera ripresa economica nel nostro Paese.
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Budget ridotti
Una ragione per cui si decide di rimandare il matrimonio è spesso legata anche al costo complessivo delle nozze. Gli abiti, il rinfresco, gli addobbi e le bomboniere possono comportare un impegno economico importante!
In caso di necessità, fortunatamente esiste la possibilità di ricorrere ad un finanziamento per realizzare il proprio matrimonio. Oggi è diventato molto più semplice e veloce richiedere un prestito per poter disporre della somma di denaro necessaria all’organizzazione dell’evento: in molti casi la soluzione migliore per far fronte alle diverse voci di spesa previste per le nozze è scegliere un prestito non finalizzato, in modo da poter disporre liberamente della liquidità ottenuta.
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