Finalmente l’educazione finanziaria è diventata legge: un importante passo in avanti per un Paese come il nostro in cui l’alfabetizzazione dal punto di vista finanziario è decisamente carente. Si è arrivati all’approvazione grazie al cosiddetto Decreto Salva-Risparmio. Per adesso, le risorse stanziate sono principalmente simboliche ma, a prescindere da ciò, questa decisione è un importante punto di svolta. Vediamo di cosa si tratta!
Ecco cosa prevede la nuova legge
La caratteristica principale di questa legge sta nel suo essere del tutto innovativa: il Ministero dell’Economia e quello dell’Istruzione dovranno organizzare un comitato di esperti il cui obiettivo sarà far entrare l’educazione finanziaria nell’offerta formativa delle scuole.
Educazione finanziaria: le tempistiche
Stando a quanto auspicato dai legislatori, tale strategia potrebbe concretizzarsi già entro la prossima estate.
La legge in merito ai tempi parla chiaro:
- entro 6 mesi dal momento dell’emanazione della legge, infatti, dovrà essere dato seguito con una programmazione concreta per inserire l’educazione finanziaria nelle scuole;
- bisognerà accendere i riflettori anche sul risparmio e sul sistema previdenziale.
In buona sostanza, della strategia dovranno fare parte anche percorsi volti all’approfondimento delle tematiche relative ai sistemi pensionistici.
Cosa cambia rispetto al passato
Senza alcun dubbio si tratta di una svolta epocale nonché attesa. L’Italia al momento è fanalino di coda della classifica dei Paesi industrializzati in fatto di alfabetizzazione sotto il profilo economico e finanziario. Obiettivo del governo, pertanto, è quello di fornire informazioni e creare un vero e proprio bagaglio culturale riguardo al mondo delle banche ma anche dei sistemi previdenziali e delle assicurazioni.
A questo punto, non resta che attendere per capire quali saranno le prossime mosse del Ministero dell’Economia e di quello dell’Istruzione. Spetta a loro, infatti, dare avvio a questo percorso così avvincente e innovativo, tenendo bene a mente che non abbiamo a che fare con un percorso formativo per dare forma a esperti di finanza quanto, piuttosto, per creare cittadini consapevoli e informati.