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Tutto sui Bonus 2023, cosa resta e cosa cambia

Con l’arrivo del nuovo anno le agevolazioni fiscali, note anche come Bonus, subiranno delle modifiche. Vediamo insieme cosa cambierà e quali saranno i bonus che non verranno rinnovati.

Bonus confermati

Il gettonatissimo Superbonus 110% è stato riconfermato dal governo ma rimodulato al 90%. Ciò significa che la detrazione passa dal 110% al 90% per tutti i nuovi interventi su edifici plurifamiliari.

Sarà possibile, però, utilizzare ancora la detrazione al 110% per tutti gli interventi che:

  • hanno presentato la CILA entro e non oltre il 25 novembre 2022
  • e che abbiano ricevuto la delibera condominiale di esecuzione lavori entro il 24 novembre 2022.

Con l’abbassamento dell’aliquota di detrazione, le villette (se sono prima casa) tornano a essere beneficiarie del Superbonus, ma solo se il reddito familiare non supera le 15mila euro. Il calcolo del reddito però non si baserà sull’ISEE ma sul quoziente familiare.

Confermato nel 2023 anche il Bonus idrico, che consiste in un contributo fino a 1.000 euro per le spese relative alla sostituzione di rubinetti e sanitari.  Potranno accedere allo sconto:

  • le persone fisiche maggiorenni residenti in Italia, proprietarie dell’abitazione
  • o titolari di altri diritti reali o personali di godimento, già registrati alla data di presentazione dell’istanza, per edifici esistenti e singole unità immobiliari.
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Sono in proroga fino al 31 dicembre 2024, senza modifiche sostanziali rispetto alla struttura attualmente in vigore, i seguenti incentivi:

  • il Bonus ristrutturazione, la detrazione del 50% sulle spese sostenute per una ristrutturazione fino a un massimo di 96mila euro;
  • l’Ecobonus, per i lavori di riqualificazione energetica, che permette di portare in detrazione dal 50 al 75% delle spese sostenute in base al tipo di intervento;
  • il Bonus verde, cioè la detrazione del 36% fino a un massimo di 36mila euro per i costi sostenuti per la sistemazione e la realizzazione di pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde, e giardini pensili;
  • il Sismabonus,  che permette di portare in detrazione dal 50 all’85% i costi dei lavori necessari alla realizzazione di misure antisismiche su edifici singoli o condomini.

Bonus che cambiano

Il Bonus mobili sarà valido fino al 31/12/2024 ma con una detrazione che si dimezzerà: sarà di 5000 euro per unità immobiliare anziché di 10.000 euro.

I soggetti che sostengono le spese per acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, possono optare:

  • per l’utilizzo diretto della detrazione d’imposta, da ripartire in 10 quote annuali costanti
  • o per lo sconto in fattura.

Bonus che non esisteranno più

I Bonus che non verranno riconfermati per il 2023 sono invece:

  • il Bonus facciate, ossia l’agevolazione per il rifacimento delle facciate di edifici esistenti;
  • il Bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, cioè l’agevolazione che era stata introdotta, già a scadenza, per realizzare interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti.

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