Dal 4 al 6 giugno 2025 Prestiter era tra i partecipanti al We Make Future di BolognaFiere, la fiera internazionale dedicata a Intelligenza Artificiale, tecnologia e innovazione digitale. Ecco come è andata.
Anche quest’anno il We Make Future di BolognaFiere, ha trasformato Bologna in un laboratorio globale: oltre 1.000 speaker, 700 espositori, delegazioni provenienti da 43 Paesi, 90 palchi e centinaia di eventi che hanno intrecciato tecnologia, cultura, imprenditoria e intrattenimento.
Con sguardo aperto e tanta curiosità, la delegazione Prestiter composta dai team Marketing, HR e IT ha vissuto tre giornate intense, tra contenuti di livello, incontri stimolanti ed esperienze immersive.
AI e Marketing: tra creatività e connessioni reali
Nel vasto panorama del WMF, il reparto Marketing ha trovato spunti preziosi nei talk dedicati all’impiego dell’intelligenza artificiale come leva strategica per:
- decifrare il comportamento delle persone e affinare il tono di voce nei diversi canali;
- automatizzare flussi creativi, lasciando spazio al pensiero umano dove davvero conta;
- personalizzare contenuti ed esperienze in modo etico, efficace e rilevante.
Il vero tema non è più solo “fare contenuti”, ma trasformare i dati in relazioni autentiche.
In questo senso, l’AI si rivela uno strumento e anche specchio, mostrando quanto possiamo migliorare se restiamo fedeli a un principio chiave: partire sempre dalle persone.






AI e HR: innovare per valorizzare
Per il team Risorse Umane, il WMF 2025 è stato un viaggio tra tecnologie intelligenti e nuove sensibilità.
Strumenti di recruiting predittivo, piattaforme per mappare competenze e percorsi evolutivi, modelli formativi dinamici e on-boarding immersivi. Queste nuove soluzioni non rimpiazzano il fattore umano, ma lo esaltano.
E che ricordano una cosa essenziale: il futuro del lavoro non è solo una questione tecnologica, ma una sfida culturale.
AI e IT: concretezza e responsabilità digitale
Per l’area IT, il WMF 2025 è stato una palestra di idee e visioni operative.
Dalla cybersecurity intelligente alla data governance, dall’AI generativa all’interoperabilità tra sistemi. Ogni incontro è stata un’occasione per discutere delle sfide più attuali.
Non sono mancate esperienze dirette: robot collaborativi, demo di AI applicata alla gestione documentale, simulazioni immersive e soluzioni ancora in fase prototipale.
Un messaggio ci ha colpiti più di tutti: la tecnologia va progettata con consapevolezza. Perché ogni scelta tecnica genera un impatto, e quell’impatto dev’essere positivo, sostenibile, inclusivo.
Voci, volti e visioni: quando l’ispirazione diventa tangibile
A rendere l’esperienza ancora più ricca, la presenza di grandi protagonisti internazionali: Federico Faggin (capo progetto e designer dell’Intel 4004), Luc Julia (co-creatore di Siri), John Wesley (Nvidia), Francesca Rossi (IBM), Giuseppe Borghi (ESA), Enrico Mentana, Riccardo Valentini (Premio Nobel per il Clima), Laila Al Shaikhli (Al Jazeera) e il cardinale Matteo Zuppi.
E poi ancora spettacolo e stupore. Dalla moto volante EFLYKE alla jet suit di Gravity Industries, dai robot quadrupedi ai test drive con Tesla, fino alla finale mondiale di Drone Soccer.
Il tutto coronato da un Music Fest che ha trasformato le tre giornate in un vero festival, con artisti come Dardust, BigMama, Sarah Toscano, Turbopaolo e La Rappresentante di Lista.
Cosa ci portiamo a casa?
Il WMF ci ricorda che la tecnologia è potente solo quando è al servizio delle persone. E noi torniamo operativi con:
- idee pronte da tradurre in azione, non solo suggestioni affascinanti
- una nuova consapevolezza: innovare è una responsabilità, non una moda
- la convinzione che il futuro si progetta in modo concreto, sostenibile e umano
e con l’energia giusta per trasformare ciò che abbiamo visto in valore reale per le persone e per l’azienda!