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Pensione complementare: si può dedurre dall’IRPEF?

Quando si parla di pensione complementare, spesso ci si concentra su “quanto si riceverà in futuro”, ma c’è un altro aspetto fondamentale e molto attuale: quanto si risparmia oggi, grazie alla deducibilità fiscale. Ecco cosa sapere.

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I contributi versati alla pensione complementare possono abbattere l’IRPEF, ossia l’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Un vantaggio concreto, immediato e spesso sottovalutato. Vediamo insieme come funziona e perché può diventare un alleato strategico per chi guarda al futuro, partendo dal presente.

Cosa significa “dedurre dalla dichiarazione dei redditi”?

In parole semplici: dedurre un costo significa sottrarlo dal reddito su cui si calcola l’imposta. E meno reddito imponibile significa meno tasse da pagare.

Nel caso della pensione complementare, i versamenti che fai (entro un certo limite) non vengono tassati oggi, ma solo quando riceverai la prestazione pensionistica. E, tra l’altro, con un’aliquota agevolata.

Qual è il limite di deducibilità?

Ogni anno puoi dedurre fino a 5.164,57 euro di contributi versati alla previdenza complementare, a prescindere dal tuo reddito.

E non solo: se versi anche per un familiare fiscalmente a carico (es. un figlio o il/la partner), puoi dedurre anche i suoi contributi (sempre nel rispetto del tetto complessivo di 5.164,57 €).

Facciamo un esempio concreto:

Immagina di avere un reddito annuo lordo di 30.000 €. Decidi di versare 2.000 € alla tua pensione complementare.

In questo caso:

  • il tuo reddito imponibile scenderà da 30.000 € a 28.000 €
  • pagherai IRPEF su 28.000 € invece che su 30.000 €
  • risparmierai in tasse: l’aliquota media del tuo scaglione (es. 25-30%) applicata ai 2.000 € dedotti.

Risultato? Un beneficio fiscale immediato di circa 500-600 € già nella prossima dichiarazione dei redditi.

E al momento della pensione? La tassazione è agevolata

Un altro vantaggio poco noto: quando andrai in pensione, la rendita che riceverai sarà tassata con un’aliquota agevolata (dal 15% fino a un minimo del 9%, in base agli anni di permanenza nel fondo).

Insomma: non solo risparmi oggi, ma pagherai meno tasse anche domani. Una doppia vittoria per te e per il tuo futuro.

Cosa devi fare per beneficiare della deduzione?

  • Verifica con il tuo fondo quanto hai versato nell’anno
  • conserva la certificazione dei versamenti (di solito rilasciata dal fondo stesso)
  • inserisci l’importo nella dichiarazione dei redditi, nel riquadro dedicato alla previdenza complementare
  • se ti affidi a un CAF o a un commercialista, comunica loro i dati dei versamenti.

In sintesi

Pensare alla pensione non significa solo fare calcoli su “quello che ci sarà domani”. Significa anche cogliere le opportunità che il sistema fiscale offre oggi per chi sceglie di essere previdente.

La deduzione IRPEF sulla pensione complementare è una di queste. Un’occasione concreta per risparmiare e per costruire, passo dopo passo, un futuro più sereno.

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