Hai lavorato a singhiozzo e ti ritrovi con dei buchi nei contributi? Buone notizie! La Legge di Bilancio di quest’anno ha reintrodotto la pace contributiva per il biennio 2024-2025, permettendoti di riscattare fino a 5 anni di contributi non versati per la pensione. Ecco cosa sapere.
Cos’è la pace contributiva e chi può beneficiarne?
La pace contributiva è un’opzione riservata ai contributivi puri, ossia a chi non ha versato contributi prima del 1° gennaio 1996.
Grazie a questa misura, puoi riscattare periodi scoperti da contribuzione e migliorare la tua posizione previdenziale.

Possono accedere alla pace contributiva tutti gli iscritti a:
- Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) e casse sostitutive o esclusive;
- Gestione Separata;
- Gestione speciale per autonomi, commercianti e artigiani.
Attenzione però: il riscatto è valido solo per i periodi tra due lavori e non è possibile recuperare periodi precedenti alla tua prima occupazione.
Quali periodi si possono riscattare?
Puoi riscattare fino a 5 anni di contributi, anche non consecutivi, purché siano compresi tra il 1° gennaio 1996 e il 31 dicembre 2023.
Inoltre, se hai già utilizzato la pace contributiva del triennio 2019-2021, hai diritto ad altri cinque anni.
Quanto costa riscattare i contributi?
Il costo del riscatto viene calcolato con il metodo a percentuale, applicando l’aliquota contributiva vigente sulla retribuzione degli ultimi 12 mesi.
Un aspetto da considerare è che, rispetto alla misura del 2019-2021, non è prevista la detrazione fiscale del 50%, ma l’importo versato è deducibile dal reddito complessivo.
Come si paga?
Il pagamento può essere effettuato:
- In un’unica soluzione;
- A rate (fino a 120 rate mensili, minimo 30€ al mese, senza interessi).
Se però i contributi riscattati servono per ottenere subito la pensione, il saldo deve essere effettuato tutto in una volta.
Come fare domanda?
Se vuoi usufruire della pace contributiva, devi presentare la domanda entro il 31 dicembre 2025 attraverso uno di questi canali:
- Sito INPS, nella sezione dedicata ai riscatti;
- Contact center INPS, chiamando il numero 803 164 da fisso o 06 164164 da mobile;
- Patronati e intermediari abilitati;
- Datore di lavoro, che può presentare la richiesta destinando i premi di produzione.
Vale la pena riscattare i contributi?
Se hai buchi contributivi e vuoi aumentare gli anni utili alla pensione, la pace contributiva è un’occasione da valutare.
Ti permette di avvicinarti prima alla pensione e di migliorare l’importo del tuo assegno previdenziale. Certo, il costo può non essere trascurabile, ma grazie alla deduzione fiscale potresti recuperare parte dell’investimento.
Verifica la tua situazione contributiva e valuta con un esperto la convenienza del riscatto. Il tempo per decidere c’è, ma non aspettare troppo: la scadenza è il 31 dicembre 2025!
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