Succede anche ai più appassionati. C’è un momento in cui ti siedi alla scrivania e ti chiedi: “Ma chi me lo fa fare?” Esiste, però, un metodo concreto per tornare a respirare entusiasmo nel lavoro, scoprilo ora!
La motivazione cala, il riconoscimento sembra un miraggio, gli incentivi non bastano più. E tutto ciò che prima ti dava energia, oggi ti pesa.
Ma non sei un caso raro e soprattutto: non sei senza strumenti.
Esiste un metodo concreto per tornare a respirare entusiasmo nel lavoro. E no, non stiamo parlando di frasi motivazionali da incollare al monitor.
Ecco i 3 passi per ritrovare il giusto slancio a lavoro!
Legittima quello che senti
Ammettere di aver perso entusiasmo sul lavoro non è un segno di debolezza, né un fallimento. È un campanello d’allarme sano, che ti invita a fermarti e a chiederti se stai ancora camminando nella direzione giusta.
Spesso perdiamo la voglia di lavorare perché abbiamo smarrito il motivo che ci aveva fatto iniziare. Chiediti allora:
- cosa mi piaceva di questo lavoro, quando ho cominciato?
- quali attività mi fanno sentire vivo?
- in cosa sono davvero bravo e mi sento utile?
Scrivilo, visualizzalo e prova a ricreare spazio per quei momenti anche solo per pochi minuti al giorno.
Tornare a sentirti parte attiva, e non solo ingranaggio, può fare la differenza.
Ispira: cerca nuove prospettive
La demotivazione spesso nasce da una routine che diventa troppo stretta. Hai bisogno di aria nuova? Allora prova a:
- parlare con qualcuno fuori dal tuo settore
- leggere un libro che non c’entra nulla col tuo lavoro
- partecipare ad un workshop, un evento, anche online.
A volte basta una nuova prospettiva per riaccendere una vecchia passione. O per scoprire che vuoi cambiare rotta. E anche questo va bene.
Agisci: fai un passo, anche piccolo
Non aspettare di avere tutta la motivazione per agire. Spesso è il contrario: è l’azione che genera motivazione, per cui:
- fissa un obiettivo semplice per oggi
- riconosci i tuoi micro-successi
- chiedi feedback, anche informale
- proponi una nuova idea, anche solo per testarla.
Il movimento, anche minimo, rompe la stasi. E la stasi è la vera nemica della voglia di lavorare.
E se il problema fosse esterno?
Attenzione: se la tua demotivazione nasce da un contesto tossico, da mancanza di riconoscimento cronica o da un ambiente che non valorizza chi sei… il problema non sei tu.
In questi casi, il “ritrovare la voglia” può significare anche cambiare ambiente, dire un no, aprirsi ad altre opportunità.
E a questo proposito, dai un’occhiata alle posizioni aperte sulla pagina Lavora con Noi del sito Prestiter!
Lavora con Noi
In sintesi
La voglia di lavorare non si ritrova, si costruisce un passo alla volta, con lucidità e gentilezza verso te stesso.
Lavorare non dovrebbe essere solo dovere: dovrebbe essere anche una forma di espressione, di appartenenza, di valore.
Hai trovato interessante questo articolo? Per non perdere altri aggiornamenti su questo tema:
ed entra a far parte della Community Prestiter!
